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In quella infinita antologia scritta con brani musicali la bici è sempre protagonista da Silvana Pampanini con: “Ma dove vai bellezza in bicicletta”, a Francesco De Gregori con: “ Il bandito e il campione”. Se i pedali sono le ali della libertà allora la bici senza dubbio è una buona medicina per l’anima. E domenica le due ruote sono state degnamente celebrate nella Classica, evento voluto dalla Pro Pinerolo che ha visto la partecipazione, con bici d’epoca di 150 partecipanti, molti con abiti degli anni 40. Per la maggior parte di loro si è trattato una pedalata nelle campagne del pinerolese con ingresso nei parchi e ville storiche, con qualche pausa per rinfrancare anche il corpo, per altri, un gruppo di ardimentosi irriducibili, la pedalata è diventata una prova di cimento con salite ripide sulle colline del pinerolese, come quella del Colletto, che mette alla prova polpacci e fiato. La Classica rimane comunque una bella dimostrazione di come si possa creare un evento, ecocompatibile, che accorcia le distanze fra le generazioni. La passione per le due ruote non fa distinzioni fra classi sociali e dati anagrafici. E per un giorno la capitale dell’equitazione ha ceduto il posto a chi in ogni pedalata ci mette energia e passione.