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TG TREVISO (giovedì 8 settembre 2016) - Non smette mai di stupire la vicenda delle passerelle sui burci lungo la Restera tra Silea e Casier. Dopo le polemiche infinite sulla manutenzione sono iniziate sulla scelta dei materiali per la ristrutturazione. Terminata anche questa e’ iniziata quella sui paletti anticiclisti che sono diventati soprattutto anticarrozzine disabili. Passata anche questa ora tocca ai furbetti del passaggio, ovvero chi approfittando dello spostamento dei paletti anti due ruote non solo hanno pensato bene di scambiare le passerelle per un velodromo ma addirittura per una pista motociclistica. Per fortuna esistono cellulari e social network così l’indignazione dei cittadini viene immortalata dagli stessi e esposta sulla pubblica gogna mediatica. E allora iniziamo con la galleria degli orrori su due ruote con questo centauro su passerella; se fosse un quadro qualcuno indicherebbe lui come natura morta rispetto allo splendore della scena. Passiamo a cicloturisti tra gara e abbronzatura totalmente padroni della strada, pardon della passerella. Poi passiamo alla fantomatica tappa sul Sile nel vero senso della parola di un possibile giro d’Italia con la maglia rosa, da notare quasi staccata dal gruppone. Qui invece in solitaria con bici da sterrato in pieno assetto da corsa borraccia compresa. E non mancano anche i tifosi come si vede in questo scatto dove la bici e’ di quella da ultima moda con ciccioni pneumatici al posto dei classici tubolari o delle camere d’aria con copertoni di bartaliana memoria. Immagini che se da una parte suscitano ironia dall’altra non possono non far riflettere sull’educazione e il senso civico dei protagonisti. Che come si vede sono tutt’altro che giovani scavezzacollo e allora: se ci comportiamo cosi che razza di esempio diamo alle nuove generazioni? (http://www.reteveneta.it)