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http://www.youtube.com/subscription_center?add_user=mirkoloche Il Monte Zoncolan è asfaltato L'atleta perugino continua la sua particolare carriera di ciclista, interrotta dopo 17 anni all'età di 25 anni, a seguito di un incidente proprio durante una gara ciclistica, misurandosi da qualche anno a questa parte in arrivi di tappa in salita del Giro d'Italia. Ogni anno decide di scalare in contemporanea una salita, arrivo di tappa, con le sue braccia e la sua carrozzina in monoscocca di carbonio. Nel 2009 furono gli ultimi 5 km del Blockhouse, arrivo di tappa al Giro d'Italia, praticati con la sua carrozzina, a sancirne il re-ingresso in un contesto agonistico familiare, avendolo percorso e concluso 2 volte nella categoria dilettanti, quando furono Marco Pantani e Gilberto Simoni ad affermarsi. Negli anni, lo scalatore in carrozzina si è cimentato sul Passo del Tonale, poi il Ghiacciaio del Grossglockner, a seguire il Passo dello Stelvio, e le Tre Cime di Lavaredo. Ogni anno l'atleta sceglie di percorrere una difficoltà maggiore e quest'anno,ha scalato lo Zoncolan, percorrendo 8,5 KM in 6ore e 40, anticipando di ben 1 ora e mezzo la tabella di marcia. Durante la scalata mai una crisi, bracciate continue anche sui punti dove la pendenza toccava il 22% percento. La partenza aIle 6.55 da Ovaro, dove diversi striscioni ricordavano che quella che si stava affrontando era la salita piu' dura d'europa. Le diciture degli stessi non lasciavano spazio all'interpretazione :" LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CH'ENTRATE" oppure "QUI SI VA PER LA SALITA DOLENTE, QUI SI VA PER L'ETERNO DOLORE". LA PORTA DELL'INFERNO poi apriva realmente le pendenze proibitive per i ciclisti accorsi in massa alla Festa Rosa, figuriamoci per il mezzo a quattro ruote di Luca. I brividi scorrevano sul folto gruppo di sostenitori di Luca e del suo team, ogni qual volta si arrivava in prossimità di una piazzola di sosta, dove la gente si accodava per incitarlo e seguirlo per un piccolo tratta. Ma niente a Confronto dell'ultimo km, perchè subito usciti dalle gallerie quasi in cima, si apriva uno scenario che nessun'altra cima puo' avere, infatti le terrazze che accompagnano la strada fino alla meta erano piene di tifosi e solo un coro rieccheggiava per tutta la montagna : "Luca Luca....". Poi lo sprint finale e the final countdown per sottilineare la nuova impresa dello SCALATORE IN CARROZZINA. suo messaggio è quello di non mollare mai, di crederci sempre, di continuare ad essere protagonisti della propria vita, seguendo le proprie passioni, a fronte delle possibili difficoltà. E'un concetto del fare Sport in maniera integrata, e su questo Luca Panichi, viene sostenuto nell'impresa dallo Csen anche come responsabile del Progetto disinvolto Csen per l'Umbria, un ente di promozione sociale che intende far espandere in tutto il territorio nazionale attività di sport integrato, nel quale persone disabili fanno attività sportiva insieme a tutti gli altri.Luca ha affrontato pendenze medie ben oltre il 15%, con la vicinanza alla Marina Romoli onlus a sostegno della ricerca sulle cura per le lesioni midollari, a significare di come lo sport possa veicolare al meglio i valori della solidarietà. A seguirlo in primis ci sarà il team storico della Bicicuorediabete onlus, guidata dal fratello gemello David e da Mirko Loche, da Cristina Cappella, il Team Matè bikestore del cugino Mario e l'altro fratello Umberto, gli amici dello Csen e 2 squadre ciclistiche lombarde, la Formaggilandia Bike team, guidata dall'ex campione olimpionico della 100km a squadre, Roberto Maggioni, con il quale condivide, oltre che una bella amicizia, il ricordo del compianto Fabio Casartelli, e l'Alpenround di Andrea Michela, conosciuto alla Randolario di Como nel marzo scorso. Nell'avvicinarsi allo Zoncolan, Luca Panichi si è cimentato con efficacia sul Cippo Carpegna, perché la sua scalata al Giro d'Italia è stata anche un tributo al Pirata e alla memoria di suo padre, il quale, mentre lo scalatore in carrozzina era in gara da ciclista, lui era sempre attento a ripulire gli incroci dai sassi, prima che passassero i corridori! Come dice sempre Luca quando affronta i suoi allenamenti nelle sue zone, ma anche spesso in altre regioni o nei contesti delle Gran Fondo amatoriali: Vamos!!! Si ringraziano tutti coloro che hanno creduto nell'impresa: CSEN, RICOM, Progeo, Parentini, Matè Bike Store, L'UNANUOVA, Laboratorio Magione, Fondazione Marina Romoli, Fondazione Casartelli, Federazione Ciclistica Italiana, CONI, Formaggilandia Bike, MrPrint, GF Pantani, AvantiTutta, Emozionabile, ColleMarathon, Medicina dello Sport antiage, Alpenround.