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10m 21sunghezza
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Sabato mattina, ore 8,30 mi affaccio alla finestra e mi rendo conto che le condizioni meteo (previste fra il nuvoloso e la pioggia) non sono poi così deprimenti, anzi, verso Roma è sereno, mi vesto con indumenti traspiranti ma caldi ed esco di casa portando con me il K-way e la batteria della mia fida Kalkhoff Agattu xxl motorizzata impulse, caschetto, telecamera e poco altro, alle nove sono già per strada. L'obiettivo è quello di testare un promettente sentiero alla volta del Monte Tuscolo e degli scavi archeologici dell'antica omonima città... Il sentiero parte da Monte Porzio Catone, le strade per arrivarci sono due, entrambe in salita, ma una con pendenze fattibili tutto sommato anche in muscolare e l'altra con pendenze veramente elevate, ma ovviamente molto più breve ...la cosiddetta "costa grande". Dati i tempi ristretti ed il tempo incerto decido per la via più ripida, sicuro dell'aiuto della mia bipona! Assistenza massima, marce dalla prima alla terza e nonostante un poco di fatica percorro la temibile "costa grande" e sono subito a Monte Porzio Catone... Da qui prendo la via del Tuscolo e, confortato dallo studio delle carte e dalle parole di due escursionisti, mi avvio per una micidiale salita dove la terra prende man mano il posto dell'asfalto. Dopo una barra metallica comincia il sentiero vero e proprio, qui incontro due mtbikers di ritorno dalla loro escursione, mi guardano quasi scioccati dicendo "con quella non ce la farai mai" io gli dico "ma è elettrica, non vedete, è una Kalkhoff!" rimangono dubbiosi e visto il sentiero che comincio a vedere davanti a me, dubbioso forse lo sono anch'io, ma proseguo! Il sentiero rivela fin dai primi metri gli splendidi colori dell'autunno, è talmente bello che non si fa caso alla salita! La bipona non smette di stupirmi e, a marce basse ed assistenza fra media e massima, mi porta per i sentieri del Monte Tuscolo in perfetta agilità, faggete, castagni e maestose querce ogni tanto fanno spazio ai raggi di un sole che prova a bucare le nuvole e che da il meglio di se nei vasti prati e nelle distese di felci che ogni tanto ed improvvisamente si aprono davanti ai miei occhi. Il percorso a questo punto costeggia dall'alto il muro di cinta dello strepitoso convento seicentesco dei monaci Camaldolesi. Qui l'autunno da il meglio di se, le felci ingiallite lambiscono il verde cupo dell'edera sull'antico muro, non sembre di essere a poco più di 20 Km da Roma! Al termine del muro giro a destra seguendo il sentiero nel bosco che mi porterà proprio davanti alle rovine della antica città di Tuscolo. Terminato il bosco si apre la vasta radura su cui si trovava l'antica città romana, Arrivo a casa dopo poco più di 20 Km percorsi, con salite impegnative nelle quali ho scalato in valore assoluto un dislivello di 580 metri ed accumulato tratti in salita per un totale di 706 metri di dislivello, ma non mi sento per nulla stanco, anzi! Circa due ore e un quarto di escursione mi sono sembrate al tempo stesso un secolo ed un secondo... deve aver provato la stessa cosa la batteria della mia Agattu xxl impulse... distratta dai luoghi si è dimenticata di consumare energia!!!