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Nella zona Sud della città, il Comune di Brescia ha realizzato una serie di rotatorie che presentano un pericolosissimo cordolo di cemento, rialzato di alcuni centimetri rispetto alla sede stradale. Non esistono attualmente percorsi ciclabili che permettano di evitare il pericolo. Le automobili sopraggiungono stringendo a destra il malcapitato ciclista, il quale non si trova in condizione di poter sfuggire. L'inaspettato scalino costituito dalla banchina in cemento, data la traiettoria curva, è pronto a deviare improvvisamente la ruota provocando una rovinosa caduta. Questi autentici scalini a spigolo vivo non permettono nemmeno alle biciclette di accostarsi al marciapiede. Risulta necessario scendere a piedi ancora sulla corsia stradale e spingere poi a mano la bicicletta per superare l'inopinato salto. A Brescia la mobilità per le biciclette è a grave rischio su tutte le rotatorie dotate di trappola a scalino come quella che ha provocato la mia caduta. Le rotonde appena realizzate nella medesima zona presentano attualmente tutte la medesima minaccia. Le strade e le rotatorie in tutto il resto della città di Brescia sono state invece realizzate correttamente con la banchina a livello della corsia asfaltata. Qui no: persino alcuni tombini sporgono improvvisamente sul percorso normale, proprio sul lato destro della strada, là dove passano le biciclette. Il pericolo non è segnalato in alcun modo, non si vedono segnali di cantiere. La mia bicicletta si è danneggiata in modo rilevante. Sei ore al Pronto Soccorso sotto sorveglianza per sospetta commozione cranica. Fortunatamente il caschetto mi ha salvato. Le radiografie hanno fortunatamente escluso fratture. Ho presentato una doverosa richiesta di danni al Comune di Brescia, settore strade. Come si può pensare che un rialzo in cemento sulla sede stradale, con diversi centimetri di dislivello rispetto al manto asfaltato, non rappresenti un attentato alla salute per chi circola sulle due ruote? Per le automobili questi pericolosissimi cordoli significano gomme tagliate e copricerchioni abbandonati lungo le rotonde della città di Brescia, ma per i ciclisti il pericolo è mortale.