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Musica di Luciano Melchiori, Direttore dell'orchestra OTTONI di Marca brass band Questo pezzo è dedicato a mia Mamma e a mio Padre........ Mia Mamma è nata in Francia il 10 Novembre 1924. I miei nonni si erano trasferiti per lavoro e vivevano bene per quei tempi, ma Mussolini li fece rientrare in Patria altrimenti avrebbero perso per sempre la cittadinanza Italiana. Andarono al consolato italiano di Lione e Mia mamma fu costretta anche a cambiare nome di cui andava fiera e con cui era stata battezzata quindi da Germaine diventò Germana perché era vietato avere un nome straniero. Quindi loro malgrado lasciarono tutto e tornarono in patria. Ritrovandosi nella miseria più nera, senza lavoro senza casa senza cibo. Dove solo un copertone di bicicletta era un bene inestimabile. Infatti le ruote delle biciclette erano riparate con stracci e toppe dei più svariati materiali. Mio nonno dovette immediatamente emigrare in Germania lavorando 16 ore al giorno come manovale. Quel venerdì erano partite in bicicletta da Villorba mia Mamma la sua amica Giulia e la sua amica Delfina per farsi belle per il giorno di Pasqua, Mentre la sua amica intima Bianca che poi sarebbe diventata la mia madrina rimase a casa. Giunte a Treviso andarono dal Parrucchiere che si trovava vicino porta San Tommaso e misero le biciclette in custodia nei pressi del cinema Garibaldi.Si fecero una piega ondulata come si usava a quei tempi. Una volta uscite sentirono le sirene che annunciavano il bombardamento e si rifugiarono sotto la porta San Tommaso. In un attimo il cielo si fecce tutto nero e cominciarono a scendere un sacco di bombe che squarciarono la città. Gli aerei cercavano di colpire soprattutto i rifugi ma il loro bersaglio principale era l'albergo Stella D'oro in piazza Borsa Perché pensavano che si fossero rifuggiate alte cariche Tedesche. Il loro posto non era sicuro ma non fecero in tempo ad andare nei rifugi d'altronde meno sicuri, uno era in piazza dei Signori. Mia Mamma presa dal panico disse che voleva uscire da quel posto, perche ad ogni fragore di bomba le mura tremavano, mentre stava uscendo le due amiche gridarono: Germana Fermati!!!! Mia mamma si girò facendo un passo indietro e in quel momento una scheggia spezzo in 2 il paracarro che si trovava un passo più in la. Finito il bombardamento ritornarono a casa a piedi, Impaurite. Nel frattempo i ragazzi di Villorba sapendo che le loro amiche erano andate a Treviso si misero a cercarle e le trovarono nei pressi di Paderno di Ponzano. Andarono giorni dopo a riprendersi le biciclette.... La loro amica Bianca che era anche lei alla ricerca disperata delle amiche non sapeva che suo Padre (infermiere a Venezia) quel giorno si era fatto cambiare il turno ed era rientrato a Treviso proprio nel momento cruciale del bombardamento rimanendo vittima di una scheggia. Morì poco dopo in ospedale... Dopo il tragico evento tutti i ragazzi dei paesi vicini a Treviso si diedero da fare per recuperare le vittime e i feriti, e portavano nel braccio una fascia nera a cui aggiungevano una stella per ogni famigliare perduto. Mia mamma ha ancora davanti agli occhi un giovane che sulla fascia aveva 11 stelle. Aveva perso tutta la sua famiglia e piangeva disperato perché avrebbe voluto essere morto anche lui.Mentre succedeva tutto questo a migliaia di km di distanza (in Africa) mio padre era prigioniero degli Inglesi. Quattro anni prima lui era al fronte ad El Alamein. Era un giovane caporale dei Bersaglieri e comandava un Plotone di una decina di uomini. Una notte per sfuggire al nemico dovettero nascondersi sotto i corpi senza vita e maleodoranti dei loro compagni. Perche essendo truppe d'assalto se venivano presi sarebbero stati subito fucilati. Una notte mio padre ebbe un sogno, aveva sognato che sarebbero stati presi il giorno dopo. Quando si svegliò ordinò ai suoi compagni di gettare via le "mostrine di riconoscimento" in modo che se venivano catturati non sapessero di che corpo fossero. Il giorno dopo infatti in un'imboscata furono tutti fatti prigionieri. Mentre a piedi nel deserto stavano raggiungendo la postazione Inglese mio padre si accorse che gli era rimasta in tasca una bomba a mano. Se lo scoprivano sarebbe stato fucilato all'istante. Con le unghie Mio Padre riuscì a fare un buco nella tasca e fece scivolare a terra la bomba. e finì prigioniero in Sud Africa per quasi 5 anni. Lui non seppe mai cosa vuol dire essere un giovane ventenne spensierato. Partì a 19 anni e rientrò a 27. Finita la guerra mia Mamma lavorava in una colonia estiva a Fiera di Primiero. Ed è li che conobbe mio padre. Fu amore a prima vista e si sposarono........................