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Dall'Album Eventi e mutamenti 1993 musica di Riccardo Cocciante testo di Massimo Bizzarri Eleonora e la sua bicicletta che taglia la nebbia cercando un amore Eleonora che non ha mai fretta ascolta il silenzio ma sogna il rumore Eleonora col naso alle stelle annusa l'odore del fieno reciso mentre il tramonto le brucia la pelle le incendia i capelli le dipinge il viso Eleonora che non ha mai visto il cobalto del mare del mare in tempesta Eleonora dagli occhi di zinco sempre ha voglia di andare poi resta Eleonora dagli occhi di grano sempre ha voglia di andare lontano. Poi Eleonora in un alba d'acciaio raccoglie la ruggine della sua vita ma Eleonora non è un marinaio è solo una donna che annaspa in salita Eleonora quel treno di vetro che muore di noia che porta in città Eleonora non torna più indietro da un mondo che prende e che nulla ti dà e non ti accorgi che il tempo che passa affonda le unghie squarciandoti il cuore in un vicolo buio da sola ti lascia a spezzare i minuti le ore Eleonora sospesa nel cielo a guardare il giorno che muore. Eleonora, la tua bicicletta che dorme nel fango sognando la strada si spacca di sole ma è lì che ti aspetta si nutre di pioggia, di vento e rugiada Eleonora che vendi i tuoi sogni al primo che passa e li chiede senza un lamento uccidi i tuoi giorni sopra il grigio del tuo marciapiede Eleonora dagli occhi di grano sempre ha voglia di andare lontano Eleonora dagli occhi di grano sempre ha voglia di andare lontano