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Checco Zalone è un ragazzo che ha realizzato tutte le aspettative che aveva dalla sua vita: voleva vivere con i suoi genitori per evitare una costosa indipendenza e ci è riuscito; non voleva mai sposarsi ma essere eternamente fidanzato per evitare le responsabilità del matrimonio, e ce l'ha fatta; sognava da sempre un lavoro sicuro ed è riuscito a ottenere un posto fisso nell'ufficio provinciale caccia e pesca, in cui timbra le licenze di cacciatori e pescatori. In questo modo Checco affronta una vita che fa invidia a tutti. Un giorno però tutto cambia, quando il governo vara la riforma della pubblica amministrazione, riforma che ha una componente fondamentale nel voler risparmiare sui posti fissi, eliminandone molti. Convocato al ministero dalla spietata dirigente dottoressa Sironi, Checco è messo di fronte a una scelta difficile: lasciare il posto fisso o mantenerlo venendo messo in mobilità e trasferito lontano da casa. Per Checco il posto fisso è sacro, quindi accetta il trasferimento. Per convincerlo a dimettersi, la dottoressa Sironi lo fa trasferire di volta in volta in diverse località italiane a ricoprire i ruoli più improbabili, lontani e pericolosi, ma Checco si ambienta in ogni luogo e resiste a tutto, senza cedere alle offerte sempre più remunerative della Sironi, come consigliato dal suo idolo, il senatore Nicola Binetto. A un certo punto la Sironi, stanca, pur di farlo dimettere, lo fa trasferire al polo nord e in Norvegia, in una base scientifica italiana, con il compito di difendere i ricercatori dagli attacchi degli orsi polari. Proprio quando è sul punto di abbandonare il suo amato posto fisso, Checco conosce la dottoressa Valeria Nobili, una ricercatrice che lavora lì, e si innamora di lei. Checco si ambienta alla estrema civiltà e al rigore verso le leggi tipica del nord, e vi resta fino a quando la Sironi, pressata dal ministro, lo trasferisce in Calabria. Checco vi si ambienta subito, porta Valeria con lui e insieme i due fondano insieme una clinica per animali, che però dura poco: senza fondi, Valeria decide di tornare in Norvegia e alla ricerca. Dopo essere stato ritrasferito all'ufficio caccia e pesca della ex Provincia, ora città metropolitana, Checco riceve una chiamata da Valeria, che lo informa di essere in Africa e in attesa di un figlio di cui lui è il padre. Checco riesce a raggiungere Valeria in ospedale dopo aver incontrato una tribù di indigeni e avergli raccontato tutta la sua vita per convincere il capo della tribù a lasciargli continuare il suo viaggio. Dopo aver abbracciato la bimba, che chiamano Ines, Checco decide finalmente di rinunciare al suo tanto amato posto fisso, ma a patto che la Sironi gli versi un indennizzo di 50.000 euro. Checco, quindi, decide di continuare ad aiutare Valeria nei progetti umanitari e usa i soldi per inviare all'ospedale africano vaccini e medicinali.