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Mentre il parlamento europeo discute ancora sull’opportunità dell’assicurazione obbligatoria per i ciclisti, sulla necessità di emanare un codice della strada unico per tutti i Paesi (dato che in Italia non sanno nemmeno da dove cominciare e continuano a chiamare le biciclette “velocipedi”), potremmo prendere esempio dai cittadini della Confederazione Elvetica che dispongono di assicurazioni di responsabilità civile privata, a prescindere dal mezzo usato. Pensa che danno se con una bicicletta finissi addosso a una Ferrari strisciando una fiancata e rompendo uno specchietto! I produttori e venditori di biciclette in Italia possono fare quello che vogliono, dato che nessuna norma gli impedisce di mettere in circolazione modelli fuori legge ... WWW.EUROREGIONENEWS.EU