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Il Naviglio di Bereguardo, costruito nell'arco del quindicesimo secolo per volontà degli Sforza, è un canale artificiale destinato originariamente a scopi irrigui e diventato in seguito per Milano la "via del sale", il percorso d'acqua attraverso il quale venivano trasportare merci dall'Adriatico passando lungo il Po e il Ticino. . Si stacca dal Naviglio Grande all'altezza di Abbiategrasso, e si dirige verso sud, raggiungendo Bereguardo presso il Ticino. Le imbarcazioni che dal Po dovevano raggiungere Milano risalivano il Ticino nel suo primo tratto, venivano trasbordate via terra su questo canale, risalendo il quale raggiungevano il Naviglio Grande e infine la città. Caratteristica è la presenza di un ingegnoso sistema di chiuse, denominate conche, che permettevano ai barconi di superare i numerosi dislivelli d'acqua disseminati lungo il tragitto; dislivelli necessari a fornire la spinta utile per mantenere la corrente d'acqua. Perse la sua funzione di canale navigabile all'inizio del 1800, quando fu completato il Naviglio Pavese che metteva direttamente in comunicazione Milano con il Ticino. Attualmente funge da canale di irrigazione. A differenza degli altri navigli milanesi quello di Bereguardo attraversa interamente un territorio che possiede ancora una viva e forte vocazione agricola. Lungo le sue sponde non si affacciano ville patrizie, ne borghi antichi, ne tanto meno centrali elettriche che possano sfruttare la potenza della corrente. Ciò che riserva per 18 chilometri di monotona bellezza è il tipico paesaggio agricolo della pianura Padana: un'accurata trama di campi coltivati a foraggio e cereali inframmezzati da boschetti e cascine. www.iquadernidelciclante.blogspot.com