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Da qualunque parte si voglia entrare, da qualsivoglia angolazione le si guardi, in pieno giorno od illuminate durante le ore notturne, le Mura di Ferrara rappresentano uno spettacolo unico nel loro genere. E’ una maestosa opera rinascimentale di ingegneria militare, un imponente rilevato in terra, ora tangente, ora inglobato da possenti mura e torrioni che rappresentavano una vera e propria barriera contro le potenziali invasioni, pericolo di quei secoli andati, che seppur ricchi di storia e cultura, lo erano anche di violenze, guerre fratricide ed invasioni barbariche, l’ultimo sacco di Roma infatti fu nel 1527. Da non dimenticare anche il più prosaico scopo di controllare il passaggio delle merci in entrata ed uscita dalle porte, per imporre dazi e balzelli vari. Nel secolo quindicesimo, Ferrara come status politico, manteneva un difficile equilibrio tra lo Stato Pontificio ed il Sacro Romano Impero, ed i Duchi Estensi ne erano i lungimiranti artefici, coltivando non solo gli affari politici, ma anche arte e cultura. Erano gli anni di Ludovico Ariosto e di Biagio Rossetti architetto ineguagliabile, che attraverso l’Addizione Erculea fece di Ferrara la prima città moderna d’Europa. Presero corpo in quel periodo anche le Mura, un anello che, con una lunghezza di oltre nove chilometri, delimitava nettamente la città dal forese, non senza avere riservato aree coltive all’interno, fondamentali in caso di un assedio per assicurare la sopravvivenza. Questi orti ancor oggi esisto e nel visitarli, quasi per magia si rivive l’atmosfera di quei tempi. Ma torniamo alle nostre Mura, di cui con un sapiente restauro dei decenni scorsi, ne possiamo ammirare appieno la magnificenza ed i segni del tempo le rendono ancora più suggestive. Oggi rappresentano un magnifico parco pieno di vita, sono percorribili in ogni stagione, sia nella loro parte superiore che all’esterno, tanti di ogni età che vi passeggiano, bambini che giocano, ideale per lo jogging o semplicemente per andarci in bicicletta o per portare a spasso il cane. Pur nella presenza di altri l’ambiente non perde mai il suo senso di vastità e gli spazi trasmettono sempre una sensazione di libertà. Per ciò che mi riguarda le Mura sono un punto di riferimento della mia città in cui spesso mi reco in bicicletta od a piedi, sia per notarne i vari mutamenti stagionali, sia semplicemente per rilassarmi e fare tante fotografie alla ricerca di particolari e di squarci ancora da scoprire. Chi viene a Ferrara non può non immergersi in questi incredibili luoghi fuori dal tempo e la bicicletta è il mezzo ideale per vivere in un tempo ragionevole, questo affasciante percorso unico al mondo.