711vista
5m 22sunghezza
2valutazione

(Sul fatto d'arme di Quinto, vedi http://resistenza-treviso.blogspot.it/2014/03/quinto-noalese.al.gambero-29.aprile.1945.html. ) Luigi Mazzucco, uno dei 9 partigiani uccisi nello scontro con le SS, venne falciato da una raffica di mitra all'addome (i cui fori d'ingresso rimasero impressi con precisione nel mantello che indossava) e fu poi finito con tre colpi sul volto. Lo ricordano Lucia e Carlo Mazzucco cugini di Luigi. Interviste registrate a Zero Branco il 30 dicembre 2013 e il 6 gennaio 2014. Lingua parlata dialetto veneto di Treviso. Trascrizione in italiano. LA PARTENZA «Le donne, mia mamma e mia zia, l'hanno pregato: "Stai a casa Jijéto [Luigino, Gigetto], fermati, guarda che ti ammazzano, stai a dormire, stai qua tranquillo, resta in cucina." Niente, questo uomo voleva andar via, era tutto affannato... Hanno detto: abbiamo cercato di trattenerlo perfino per il mantello, ma niente. Hanno detto che è montato a cavallo ed è partito in direzione di Quinto per "el careson", la stradina nei campi dietro casa. Sarà andato a prendere gli altri. - E lui cosa diceva? Che doveva andare via, a vendicare questa casa bruciata. Inoltre non c'era in casa più nessuno dei suoi, né genitori né fratelli perché erano tutti sfollati, e lui avrà pensato: "hanno ammazzato tutti i miei familiari, la casa bruciata"... ha detto mia mamma "il sangue gli si è girato" e non voleva sentir ragioni. 01:04 TESTO dell'epigrafe affissa dai familiari nel trigesimo dell'uccisione LUIGI MAZZUCCO di PIETRO, sergente magg. pilota Freddato da piombo avversario nelle tragiche giornate della liberazione / nell'adempimento del dovere di patriota integerrimo ardimentoso sempre dinnanzi al cimento per la difesa del diritto di libertà e di pace. Orgoglio e vanto della famiglia sventurata in quei giorni colpita da altro immane disastro con l'incendio spaventoso della casa con la dispersione di ogni avere per rivendicare questa offesa immeritata s'accingeva valorosamente a combattere non per uccidere gli altri ma per liberare la sua terra natale dalle orde di fratricidi inconsulti ribelli ad ogni senso di umanità e di giustizia I genitori i fratelli le sorelle le nipotine la fidanzata i congiunti gli amici innumeri nel trigesimo di così sanguinoso olocausto vogliono ricordata la dolce memoria [...] 01:39 IL RITORNO "Io ero sul cortile di casa mia, e avevo otto anni. Ho visto arrivare una macchina, non ricordo se tipo furgone o furgoncino. L'hanno scaricato a casa mia, e l'hanno portato in camera mia, sul mio letto, addirittura sul mio letto, che dopo io sono stato otto giorni senza dormire a casa mia, sono andato via... - Com'era messo, quand'è arrivato? Io l'ho visto quando sono andato sopra in camera, che anche se avevo otto anni non mi faceva fastidio, l'ho visto solo morto. I fori soltanto, si vedevano, però era pulito, l'avevano pulito dal sangue: erano tre, uno sulla gola, uno fra l'occhio e il setto nasale, e uno al centro del mento. Tre: quello me lo ricordo. C'è una cosa che devo dirle. Mi risulta, l'ho sentito in questi giorni qua da sua nipote tuttora viva, che - quando l'hanno ucciso a Quinto - prima di fucilarlo, o dopo, non si sa, gli hanno tagliato un dito, perché aveva un bell'anello di pregio. Il tedesco che l'ha ammazzato gli ha tagliato il dito perché l'anello non si sfilava. Era l'anello della sua fidanzata. 03:11 - E dopo, com'è stato il funerale? Sono partiti da casa sua... Tutto a piedi e portato a spalle. - La bara chi l'ha portata? A spalle, i suoi commilitoni ... sono stati tutti i partigiani, l'hanno portato in chiesa [a Zero Branco] 04:01 IL MANTELLO Aveva un mantello nero, di lana cotta; me lo ricordo, l'ho visto di sopra. Aveva i fori [delle pallottole] perfetti, che sembrava che una tarma avesse mangiato "in rotondo". Lo vedevi tutto rotondo, che mamma l'ha aperto... "guarda dove ha i buchi" ... li vedevi. - L'aveva addosso quel giorno. L'aveva addosso quel giorno, sono sicura. Mia figlia mi ha detto "perché l'avete buttato via? potevi tenerlo". - Che fine ha fatto? È stato bruciato, mi vergogno a dirlo. Sotto la camera, dove dormivano i miei fratelli sul letto matrimoniale... le camere erano fredde [mia mamma] l'aveva messo sotto il letto ... sulla rete, che sopra mettevano i materassi di paglia [di cartocci di granoturco: el pajon] ... aveva cucito il mantello sulla rete, perché era di lana cotta, stavano caldi sotto; hanno dormito loro. Quando poi abbiamo disfatto il letto ha detto "guarda il mantello!", gli vedevi i buchi, perfetti. Non lo vedevi macchiato da niente, perché è nero. Era disteso, l'aveva cucito [sulla rete], perché è una lana buona... » * Foto d'epoca g.c. fam. Mazzucco Musica: Beethoven, Marcia funebre sulla morte d'un eroe (Arturo Benedetti Michelangeli). * Resistenza a Treviso, Zero Branco, Quinto - Guerra di Liberazione 1943-1945 Partigiani di pianura - Brigata Mameli, gruppo Brigate Giustizia e Libertà di Treviso