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E' proprio vero: da quando Beppe Grillo ha portato la sua supersquadra in Parlamento, il livello del dibattito si è alzato. Lo si capisce da questo intervento in Senato di Roberto Cotti, che impegna tutto il Senato in un grandissimo dibattito: quella mattina non ha trovato parcheggio per la sua bici, e la polizia gli ha perfino vietato di prendersi la bici in spalla e portarsela dentro il palazzo in ufficio. Si sente discriminato: perché gli altri senatori si portano bauli in stanza e lui non può portare la sua bici? Cotti è arrabbiato, perché non trovando parcheggio per la bici è arrivato in ritardo, lo hanno segnato assente e si è perso 300 euro di diaria. Siccome era proprio lui il grillino a lamentarsi dei pochi soldi lasciati in tasca ai parlamentari di Roma (io così non ce la faccio, disse), sente il problema. E in ogni caso lancia la sua battaglia per la bici in Parlamento, vietata per "ignoranza" o per "distrattezza". Forse meglio una battaglia per imparare la lingua italiana?