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Canzo (Co) - 26 gennaio 2012 La Giubiana da Canz 2012 organizzata dalla Cumpagnia di Nost Antico rito della cultura rurale, secondo una tradizione tipica delle terre di Brianza ove, bruciando come in un rito di purificazione il fantoccio della Giubiana, si propiziava simbolicamente l'andamento della stagione futura. Il rito si compie l'ultimo Giovedì di Gennaio, in concomitanza con i trìi dì da la merla, i più freddi dell'anno, con un grande falò: dal modo in cui bruciava e dalle modalità di diffusione del fumo si traevano auspici di buona o cattiva fortuna. La Giubiana, vecchia e brutta come la stagione trascorsa, viene accompagnata per le vie del centro storico con un corteo di simbologie rurali rumoroso e festante (i bagaj fan rebelott) ed al suono lugubre dei tamburi. L'atmosfera del corteo è resa suggestiva dal buio, dalla luce delle fiaccole e dai personaggi simbolici:  i pumpier in bicicleta che aprono il corteo, curano la sicurezza e i pericoli del fuoco,  i corni dal bech e i cilostar che portano i simboli (fiàcul) della luce che vince l'oscurità,  il pastur ca suna 'l cornu,  i buschirö con gli attrezzi per l' antico lavoro invernale del bosco ancora praticato in paese,  il caratteristico carett cun l'asan di paisan, che trasporta la Giubiana custodita dal boia,  al Barbanera cui bigliet dala luteria, come nelle antiche feste di paese,  i bagai, bei e brüt, bun e gram, con il volto colorato di bianco o di nero, simboli del positivo e del negativo: i bun con il suono delle campane invocano le forze del bene e i gram con il frastuono di toll e cuerc scacciano il negativo e la malasorte,  i Regiu vestiti cul capèl e 'l tabar, che rappresentano gli anziani sapienti del paese,  l'aucat di caus pers, i testimoni dal prucèss e la cumar dala Cuntrada,  i Scarenej, in segno di amicizia e ospitalità con il vicino paese,  i stria picitt ca fan strimì cun la magìa ... e i diauj dala bela vus che cantano l'ode alla Giubiana,  l'om Selvadigh, antichissimo simbolo della cultura alpina che vive in armonia con il bosco e che conosce i segreti della natura, arriva dal silenzio delle selve del Cimìn da Ténura,  l'Anguana, misteriosa fata benefica, simbolo d'acqua come elemento vitale femminile, che vive nascosta al Cepp da l'Angua,  l'Urzu, che esce dalla tana ala Crota dal Bavèsc, simbolo della forza istintiva dei cicli della natura che non può essere domata,  al casciadur ca duma e fa balà l'urzu,  la musica folk popolare della Brianza,  il ritmo dei tamburi che segue i tempi del corteo e del prucess cun i Giuin da Canz,  la gente con le fiaccole, che segue spontaneamente il corteo. Tutto questo per trascorrere una serata non incollati davanti al televisore, ma riscoprendo il desiderio intimo di stare tutti insieme per affrontare in armonia con la natura la buona e la cattiva sorte, rivivendo le antiche radici della nostra cultura insubre/prealpina.