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Facile itinerario ciclo turistico nel Parco della Mandria a Venaria Reale in provincia di Torino. La maggior parte del percorso si snoda su pista ciclabile protetta, area pedonale, e strade a basso traffico automobilistico. Lungo circa 36 chilometri, si articola su strade sterrate, asfaltate e pavé. Vista la sua estrema facilità è un itinerario percorribile con tutti i tipi di bici e particolarmente consigliato anche per famiglie con bambini. L'itinerario parte dalla stazione ferroviaria di Venaria Reale. Uscendo avviarsi a sinistra verso il centro storico raggiungendo subito l'area pedonale, da cui si dipana Via Mensa. Imboccando la via e percorrendola sino in fondo ci si trova di fronte alla Reggia. Per evitare il centro storico esiste un'altro percorso, una sorta di circonvallazione protetta per bici, percorribile scegliendo la prima traversa a destra di Via Mensa. Attraversando il ponte svoltare a sinistra in prossimità del viale alberato, percorrerlo sino in fondo girare a sinistra e poi a destra in Corso Vittorio Emanuele II. Si consiglia la prima soluzione proposta, perché offre la visita del centro di Venaria, denso di angoli pittoreschi e opere architettoniche di notevole interesse storico. Recentemente restaurato consta di numerose botteghe artigiane, attività commerciali e di ristoro. Giunti in Piazza della Repubblica, ci troviamo di fronte alla facciata principale della Reggia e al relativo ingresso di visita. La palazzina offre notevoli visite di carattere storico, culturale, artistico e potrebbe essere una buona occasione per visitarla. Proseguiamo costeggiando la Reggia sulla sinistra e incrociando la prima via, Viale Carlo Emanuele II, svoltiamo a sinistra su viale alberato che ci condurrà all'ingresso del Parco. Qui troviamo un posteggio per auto, e all'ingresso punto informativo a cura dell'Ente parco. Entrando nel parco il percorso diventa un misto di strada bianca alternato a tratti di asfalto. Il percorso è prevalentemente pianeggiante ed immerso nel verde, le poche salite sono di difficoltà trascurabile. Il nostro itinerario prosegue sino a raggiungere un antico presidio venatorio della famiglia Savoia chiamato la Bizzarria, situato in prossimità della uscita del parco nel territorio del paese di San Gillio. Naturalmente il parco permette innumerevoli tracciati da percorrere in bici, sentieri sterrati adatti a mountain bike, e stradine asfaltate per bici da corsa, e ogni ciclista può scegliere quello che più preferisce. La Reggia di Venaria La Reggia nasce come palazzina di caccia della famiglia Savoia. Ideata da re Vittorio Emanuele I, fu costruita nel 1658 su progetto degli architetti Amedeo di Castellamonte e Michelangelo Garove, e restaurata successivamente da Filippo Juvarra. Il complesso in stile barocco, fa parte delle Residenze Sabaude Piemontesi ed è stato dichiarato dall'Unesco patrimonio dell'umanità viste le opere architettoniche, storiche, e artistiche che qui vi dimorano. Il complesso è sostanzialmente diviso in due macro aree, una destinata ad abitazione della corte reale, l'altra destinata a riserva di caccia, scuderie e abitazioni per le maestranze e i gestori dei terreni. La Reggia restaurata nel 2007 si estende su una superficie di 80000 metri, offre quasi 2000 metri espositivi in cui è possibile ammirare opere come la Sala Diana, la Sala Grande, la cappella di Sant'Uberto, le scuderie juvarriane. I cortili e le zone esterne all'edificio sono attorniati da circa 60 ettari di giardini ed aree verdi con fontane e antiche statue, alcuni di essi arricchiti da opere d'arte contemporanee come le installazioni di Giuseppe Penone e Giovanni Anselmo. Il Parco della Mandria Il Parco della Mandria nasce sul finire del 1600 su volere di Carlo Emanuele II di Savoia, come area destinata allevamento di cavalli reali, da qui il nome La Mandria. L'attività si rivela piuttosto prolifica, così vengono interpellati gli architetti Michelangelo Garove e Filippo Juvarra e gli vengono affidati i lavori di costruzione di scuderie e appartamenti. Il sito viene utilizzato più tardi come riserva reale di caccia, sino alla fine del 1700, epoca in cui viene abbandonato alla volta della Palazzina di Caccia di Stupinigi. L'attività venatoria farà ritorno alla Mandria solo nel 1800 sotto la reggenza di Vittorio Emanuele II. La riserva, successivamente ceduta alla nobile famiglia dei Medici del Vascello, viene dapprima trasformata in azienda agricola, in seguito venduta alla Regione Piemonte. Maggiori informazioni su http://www.cartolineweb.com