FIAB - Convegno Furto - 18 Task Force di Contrasto al Furto di Biciclette (TO) - Intervento
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Convegno FIAB - LADRI DI BICICLETTE. IERI, OGGI. E DOMANI? - 18 - INTERVENTO Polizia Municipale di Torino - Task Force di Contrasto al Furto di Biciclette ___________________ FIAB-Onlus ha condotto la prima indagine nazionale sui furti di biciclette coinvolgendo prefetture, comuni capoluoghi di provincia e cittadini-ciclisti. Il fenomeno genera ogni anno un danno di 150 milioni di euro. In un convegno tenutosi a Milano il 21 novembre 2013 sono stati presentati i dati raccolti e si è cercato di definire delle linee guida utili alla redazione di piani comunali di contrasto al furto delle biciclette. ___________________ Ogni anno, nel nostro Paese, vengono rubate circa 320.000 biciclette dei quattro milioni di pezzi circolanti: per i ciclisti italiani la paura di essere derubati è seconda solo a quella di essere investiti. Per moltiplicare il numero dei ciclisti dentro e fuori i centri urbani e per sostenere i progetti di mobilità sostenibile e tutela ambientale è indispensabile occuparsi seriamente anche dei ladri di biciclette. Lo sa bene FIAB -- Federazione Italiana Amici della Bicicletta che, in occasione del 65° anniversario della prima proiezione del capolavoro di Vittorio De Sica "Ladri di Biciclette" (24 novembre 1948) ha promosso il 1° Convegno Nazionale sul Furto di Biciclette, il 21 novembre 2013 a Milano. Obiettivo dell'iniziativa, che vede coinvolti più attori, quello di definire delle "linee guida" utili alla redazione di piani comunali di contrasto al furto delle biciclette e di pubblicarle in un quaderno tecnico a disposizione degli amministratori attenti alla promozione della mobilità sostenibile e degli spostamenti sulle due ruote a pedali. A differenza di quanto succede nella maggior parte degli altri paesi europei, in Italia non esistono dati sul problema dei furti di biciclette. Eppure il fenomeno ha pesanti ripercussioni anche sull'economia del nostro Paese e, secondo le stime di FIAB e Confindustria ANCMA, genera ogni anno un danno pari a 150 milioni di Euro, composto dai mancati introiti per l'industria nazionale della bicicletta, incluso l'indotto, e dalle transazioni in nero che sfuggono a ogni controllo d'imposta. A questo si aggiungono i danni legati alla sicurezza: chi ha subito un furto è più incline ad acquistare una bici a basso costo, spesso proveniente da mercati extraeuropei e, in genere, di inferiori standard di sicurezza, oppure a rivolgersi al mercato dell'usato, talvolta di dubbia provenienza, concorrendo, di fatto, al reato di ricettazione. Per sviluppare un piano articolato di contrasto al furto è necessario inquadrare il problema. Ecco perchè FIAB ha deciso di scattare una prima fotografia del fenomeno dei furti di biciclette in Italia, e si è fatta promotrice di un'indagine su tre fronti che ha coinvolto le prefetture, i comuni capoluoghi di provincia e i cittadini/ciclisti. Attraverso specifici questionari, i destinatari dell'indagine FIAB sono stati invitati a fornire, rispettivamente, i dati sulle denunce ricevute; risposte sulle azioni concrete di sviluppo e sicurezza per l'incentivazione all'uso della bicicletta negli spostamenti urbani, nonché sulle attività e sugli strumenti già in essere per il contrasto al furto; infine i questionari realizzati sui ciclisti hanno attestato la quantità dei furti subiti negli ultimi due anni e le denunce inoltrate, evidenziando che si tratta di un fenomeno in crescita. Per quanto disomogenei tra loro, poiché riferiti ad aree geografiche diverse per tipologia, stili di vita, gestione della mobilità, ecc., i dati riferiti all'anno 2012 parlano comunque chiaro: solo il 40% dei furti viene regolarmente denunciato.
Commenti
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sono un ciclista ed un iscritto FIAB, e mi dispiace dirlo questo vostro convegno sul problema del furto di biciclette mi sembra una iniziativa demenziale e gli interventi che ho ascoltato sono a voler essere gentili bizzarri, come la marchiatura con codice fiscale, tesserino che ne comprovi la proprietà, task force delle forze dell'ordine per contrastare il fenomeno, manca solo la proposta di corredare le bici di antifurto satellitare (ma forse qualcuno ci ha pensato).
Per quanta fantasia io possa avere, non riesco ad immaginare delle forze di Polizia occupate ad intercettare gruppi di ciclisti per controllare la legittima proprietà delle biciclette.
Ma dove vivete? io vivo in italia, un paese dove si verifica un furto d'auto ogni 5 minuti http://goo.gl/iIocC4 nonostante le auto siano identificate da targhe, numero di telaio, immobilizer, antifurti sempre più sofisticati. Viviamo in un paese dove le forze dell'ordine non riescono ad assicurare la sicurezza di pedoni e ciclisti e voi vi preoccupate addirittura con un convegno dei furti di bici parcheggiate incautamente da qualche sprovveduto.
Le regole per ritrovare la bici posteggiata sono poche e semplici e banali:
1 un buon lucchetto
2 una catena robusta
3 ancoraggio sicuro
4 una bici non appetibile al furto
Essere comunque consapevoli che i furti non possono essere debellati del tutto altrimenti vivremmo in un mondo perfetto, ricordare sempre che un ladro con professionalità e tempo può avere ragione di qualunque antifurto
7m 6sunghezza
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