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Oggi pomeriggio, alla Bahia del Sole di Borgo San Giovanni, siamo stati testimoni oculari di un tentato furto di biciclette. Un ragazzo di origine straniera, che indossava un vistoso collare ortopedico e si reggeva a stento sulle proprie gambe, ha provato a scassinare dapprima una bici appartenente proprio al padre della titolare della Bahia, poi è stato accusato da alcuni ragazzini per un comportamento analogo. Rincorso e acciuffato, è stato assicurato alle forze dell'ordine, prontamente accorse in seguito a una chiamata: dagli adolescenti della zona, il giovane era stato visto armeggiare attorno alla pista rosa. Lo abbiamo seguito lungo tutta la frazione, le immagini sono eloquenti: dopo aver cercato di fermare i bambini in bicicletta, e aver proferito alcuni insulti distinguibili all'indirizzo di chi cercava di fermarlo, ha concluso la sua andatura sbilenca e sconnessa nella vettura della Polizia di Stato, che lo ha opportunamente preso in consegna all'altezza dell'agenzia delle entrate. Al di là di accertarsi della sua identità, ammesso che sia stata comunicata quella corretta, in assenza di denunce o di reato in flagrante gli agenti non hanno potuto far altro che liberarlo di nuovo. Va anche detto che il tizio ha avuto la fortuna di imbattersi in persone civili, tra i quali alcuni papà dei bimbi che giocavano tra la Bahia del Sole e la pista rosa, altrimenti il suo accerchiamento dopo il tentato plurimo furto avrebbe potuto degenerare in una giustizia fai da te. Alcune persone avrebbero riconosciuto nel balordo il responsabile dell'aggressione a don Mario Pinton, il parroco del Borgo, che lo scorso mese di gennaio era stato rapinato da una persona armata di coltello, la quale aveva poi causato anche un pauroso incidente in Romea mentre fuggiva rubando l'auto (solo per un miracolo non c'era scappato il morto). Se fosse veramente la stessa persona, sarebbe la conferma che le leggi vigenti dovrebbero essere più molto più severe, ed è meglio limitarsi a questo.