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A Mestre, dal 7 aprile, a due passi dalla stazione ferroviaria, è in funzione il bicipark più grande d'Italia, con oltre 800 posti disponibili e una superficie di più di 1000 metri quadrati. L'impianto, realizzato da Avm in collaborazione con Insula, grazie ad una accordo tra il Comune di Venezia e Rfi, è un'ulteriore conferma della vocazione "ciclistica" della città, prima tra le grandi città per l'uso della bicicletta, e che potrà disporre presto, come spiega il dirigente del Settore Mobilità del Comune, Loris Sartori, di nuove piste ciclabili, tra cui quella che unirà la terraferma, attraverso il ponte translagunare, a Venezia. TESTO DEL VIDEO: Oltre 800 posti disponibili per una superficie complessiva di più di mille metri quadrati: sorge a Mestre in una struttura sopraelevata a due passi dalla stazione ferroviaria il bicipark più grande d'Italia. Il nuovo impianto in servizio dal 7 aprile è stato realizzato da Avm col supporto tecnico di Insula grazie ad un accordo tra il Comune di Venezia ed Rfi (la rete ferroviaria italiana). La struttura prende di fatto il posto della precedente che si trovava nell'ex palazzo delle Poste che sarà demolito nell'ambito dei lavori di ristrutturazione della stazione. Il nuovo bicipark mantiene gli stessi orari di apertura (tutti i giorni dalle 6 alle 23 esclusa la domenica) le stesse tariffe (50 centesimi per un giorno e 10 euro per un mese) ed il servizio di punzonatura (il martedì dalle 9 alle 13 ed il sabato dalle 14 alle 18). E' ormai pronto anche il percorso ciclabile che collegherà la struttura al Polo universitario di via Torino. LORIS SARTORI: "Già la rete comunale consente di arrivare alle strutture universitarie attraverso piste ciclabili in sede riservata. Il bicipark dove ci troviamo consente tramite la ciclabile di via Cavallotti di via Genova e poi di via Torino di arrivare direttamente all'università in sede riservata a piste ciclabili." Mestre con questa nuova struttura si conferma all'avanguardia nel campo della mobilità sostenibile come testimonia anche il recente studio effettuato da Legambiente e Fiab sul traffico cittadino che ha rilevato che oltre un terzo dei passaggi è ormai costituito dalle biciclette. Nel territorio comunale sono ormai oltre cento i chilometri di piste ciclabili già attivi ma l'obiettivo è di giungere entro la fine di questo mandato amministrativo a centoventi. LORIS SARTORI: "Ci sono molti progetti in corso: alcuni fondamentali e prioritari per l'Amministrazione. Sono quelli che vanno a completare i collegamenti Est-Ovest e Nord-Sud. Sul Nord-Sud principalmente abbiamo il collegamento col Terraglio sino ai confini comunali con Mogliano. E avremo il collegamento lungo tutto il Terraglio e il centro di Mestre sino a Marghera. Nella parte Est-Ovest (collegamento tra Spinea i comuni confinanti e la città storica) dobbiamo chiudere il tratto di ciclabile oggi non reso disponibile sulla Statale 11 per consentire l'uso della ciclabile sul ponte che sarà terminato entro settembre e il collegamento verso l'esterno lato ovest per la parte lungo l'ex sedime ferroviario della 'Valsugana'. Questi sono i tre principali itinerari di grande impatto e di grande sforzo che l'Amministrazione sta compiendo." DOMANDA: "A che punto è il progetto di unire finalmente anche a livello ciclabile Mestre con Venezia?" LORIS SARTORI: "Il collegamento di Mestre con Venezia è un tema forte: uno dei prioritari di questa Amministrazione! Oggi c'è un progetto di realizzazione di pista sul ponte in fase di cantierizzazione per la parte terminale con la realizzazione di una passerella esterna rispetto al sedime storico del ponte e l'utilizzo della parte sud del ponte stesso per la ciclabile. C'è un tratto da completare che è quello sullo spazio tra il Vega e il ponte translagunare: siamo in fase di accordi con i privati e di definizione progettuale."