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Canta Giusi Delvecchio Basso elettrico Nicola Zamagna Chitarra Alessio Lega Organo Hammond Guido Baldoni registrata live a Gambettola il 27 ottobre 2015 Maria Solitaria (con Maria Tortura e Maria Tabacchina) fa parte della trilogia della "Madonne", preghiere laiche sulle figure femminili scritte originariamente da Alessio Lega per il film di Ascanio Celestini "Viva la sposa" (2015) dove è appunto stato inserito un frammento di Maria Tabacchina. AlbumConcerto "Il ritorno dei Malfattori" è un progetto nato sul palco dall'incontro di Alessio Lega (cantautore Targa Tenco con sei dischi alle spalle), dei Fratelli Zamagna (musicisti attivi da anni nell'area romagnola) e di Giusi Delvecchio (cantante folk con trascorsi lirici), con l’apporto sonoro dell’organo e della fisarmonica di Guido Baldoni. Quest'incontro ha dato origine a un disco dal vivo "AlbumConcerto" che conta ben 9 brani inediti di Alessio Lega, fra i quali "Maria Tabacchina", inserito nell’ultimo film di Ascanio Celestini "Viva la sposa". E poi canzoni del Cabaret tedesco, cavalcate Punk-Rock, Blues rurali di casa nostra (Matteo Salvatore), perle dimenticate della canzone d'autore (Sergio Endrigo) per una scaletta varia, aggressiva e sorprendente. La novità dell'incontro fra il cantastorie anarchico e i musicisti romagnoli sta nel sound graffiante, che rinnova le convenzioni della musica d'autore, dando vita a uno spettacolo a più voci e dalle forti tinte folk-blues. Un concerto divertente e riflessivo, emozionante e dissacratorio, la cui versione discografica è uscita lo scorso 26 febbraio per Ribéss Records. Di bava e preghiera la bocca incrostata di sangue e d’aceto la croce scolava ma quando la testa piegò in agonia rimase da sola sua madre Maria. Madonna Maria che stavi da sola tu che intercedi abbraccia e consola la solitudine che ci ha perduto l’urlo d’amore che rimane muto. La vedo che sale sei piani di scale per gli ottant’anni non sta neanche male è l’eternità che lei scala pian piano le mani abbrancate sopra un corrimano. Quell’altra avrà avuto cinquant’anni appena ma non si cura, non si dava pena e l’hanno beccata nel supermercato con la scatoletta di tonno rubato. Si mise il vestito più vecchio e più brutto una Madonna vestita di lana disse “fa sangue, si sporca tutto” e aprì le gambe alla mammana. Ha l’aria di un uccellino nel fango gli occhi sbarrati che dicono “piango” un muro di timidezza feroce al primo esame ha già perso la voce Madonna Maria proteggi la figlia dalla violenza del padre che grida e dal compagno che sfotte e che ride se alla bicicletta la gonna s’impiglia. Quante solitudine aspettano a letto fanno la fila alla posta centrale o dal dottore in sala d’aspetto vanno alla messa come al funerale. Madonna se vuoi consolare i viventi frequenta le lavanderie a gettoni le scalinate alle grandi stazioni chi non c’ha soldi ma c’ha il mal di denti Ha un tetto e un lavoro, niente la consola è la vicina di casa mia lui se n’è andato, lei sta da sola e nel dolore è così dignitosa… E mentre Gesù se ne andava per aria tornò volando alla casa del Padre lasciò la terra in grembo a sua madre lasciò la Madonna con noi solitaria. Il verso "si mise il vestito più vecchio e più brutto" è la citazione della canzone "Il vestito vecchio e brutto" di Corrado Sannucci, dedicata agli aborti clandestini.