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PROGETTO REGIONE-CAI-MONTAGNA con classe IIIA Nell'ambito del Protocollo d’intesa firmato il 7 maggio 2015 tra Regione, Ufficio scolastico regio-nale per il Friuli Venezia Giulia e Club Alpino Italiano del Friuli Venezia Giulia per lo sviluppo di iniziative di divulgazione scientifica ed educazione naturalistica nel mondo della scuola, la scuola "Caprin" ha avviato un progetto, coordinato dal prof. Dario Gasparo, che ha permesso di svolgere attività didattiche legate all'ambiente montano e carsico senza costi per l'utenza. Nel complesso le 2 classi (IIA e IIIA) che hanno fruito del servizio hanno goduto di un finanziamento di circa 2500 eu-ro che ha garantito le spese di viaggio, vitto e alloggio di tutti gli studenti coinvolti (una quarantina). La classe IIIA è stata ospite dell'Ostello “Ociski Raj” di Jana Jurič presso Ocizla, Kozina, in Slove-nia, un ostello a conduzione familiare posto nei verdi prati di Ocizla, circondato dal bosco. In quan-to Operatore Naturalistico e Culturale del CAI (ONC) il professore ha potuto accompagnare gli a-lunni sotto l'egida del CAI. La classe ha raggiunto il sito in bicicletta partendo dalla scuola di Valmaura e percorrendo i 20 km della pista ciclopedonale della Val Rosandra, vecchia ferrovia asburgica realizzata alla fine del 1800. Il mite clima mediterraneo e i fenomeni carsici hanno dato vita in questo lembo di territorio ad un ambiente naturalistico particolare e ricco, tanto da essere tutelato da leggi comunali, regionali ed europee. Gli studenti hanno apprezzato il laboratorio di palacinche con il quale hanno potuto mettersi alla prova come cuochi di omelettes, poi prontamente mangiate (con Nutella e marmellata). Ad un'ora dal tramonto il gruppetto di studenti, accompagnati dai prof. Gasparo e Barnabà e raggiunti in au-tomobile anche dalle prof. Detela, Colaminé e Canzi, sono partiti ancora in bicicletta per percorrere i 5 km di sterrato che li separavano dal castello di San Servolo/Socerb, dove, poco prima delle 9 di sera, hanno potuto godere di un memorabile tramonto sulla città. Il rientro è stato percorso al buio, illuminati dalle lampadine delle biciclette: nessun incontro con caprioli o cinghiali ma la suggestione di percorrere lo sterrato nel bosco, al buio, in bicicletta, ha da-to all'evento quella suspance che da sola valeva l'escursione. Una cena a base di carne e patatine è stata il preludio all'ulteriore uscita allo scoccare della mezzanotte, giusto in tempo per osservare, con l'occhio vicino di un potente telescopio, il sorgere della luna. I pianeti più vicini al sole, Mercurio e Venere, non erano visibili mentre il pianeta rosso, Marte, era identificabile per tutta la notte, in quanto sorge a Sud-Est in concomitanza con il tramonto del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e scende ad occidente prima dell’alba. Anche il pianeta più grande, Giove, era individuabile nel corso delle prime ore della notte, a Sud-Ovest. Giove è an-cora il pianeta più luminoso in questo periodo, data la inosservabilità di Venere. La visibilità di Sa-turno è quasi identica a quella di Marte infatti, poche settimane dopo il pianeta rosso, anche Saturno ha raggiunto l’opposizione al Sole ed è perciò osservabile per quasi tutta la notte, a partire da Sud-Est dove sorge poco dopo Marte. Alte nel cielo, in direzione sud, le costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zo-diaco, dominano la volta celeste del mese di maggio. Abbiamo raccolto e condiviso una serie di leg-gende sulle costellazioni, imparando quanto gli antichi si divertivano ad attribuire agli dei gli stessi vizi e difetti degli umani. Le stelle più brillanti le troviamo più a Nord-Est: Arturo, nel Bootes, la costellazione del "pastore guardiano" delle due orse, e la stella Vega, della Lira, che dominerà i cieli estivi. Continua il perio-do di visibilità ottimale per l'Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit e ci permette di in-dividuare con facilità la Stella Polare nell'Orsa Minore, che indica la direzione del Nord. Queste due costellazioni, come ci hanno raccontato alcuni studenti dopo una ricerca, sono strettamente le-gate anche nella leggenda greca che narra della trasformazione in orse della ninfa Callisto e del fi-glio Arcade ad opera di Giunone, gelosa delle attenzioni di Zeus verso la bella Callisto. Tra le due Orse, sinuosa come un serpente, troviamo la lunga costellazione del Dragone. Abbiamo poi citato l'Auriga, i Gemelli, lo Scorpione, il Sagittario, Orione, Ercole, Cassiopea e Cefeo. Il freddo serale dell'altopiano ci ha poi costretti a rientrare in Ostello. La giornata è terminata con qualche canto triestino e non accompagnati dalla chitarra di Francesca e Dario. Quando la luna culminava, alle 03:42, eravamo tutti a letto, ma quando è tramontata alle 08:42 eravamo già in azione. Infatti il mattino seguente abbiamo percorso 6 km del sentiero Tigr, ricco di fenomeni carsici interessanti.