345vista
2m 53sunghezza
2valutazione

Qualche giorno fa i giornali riportavano la notizia di un noto ciclista che, quasi per caso, ha saputo di avere un nodulo duro ad un testicolo. Gli hanno fatto ecografia e TAC e i medici gli hanno consigliato si togliere quel testicolo perché aveva un tumore. Detto e fatto: in una settimana, esami, intervento chirurgico e dimissioni. Non conosciamo quanto sia stato speso. Adesso si aspetterà l’esame istologico sul testicolo asportato per decidere cosa fare dopo e potrebbe essere null’altro se non controlli successivi, o chemioterapia, o radioterapia, o chirurgia radicale, ecc. ecc. Se, come sembra, si tratta di un seminoma, quel ciclista avrà probabilità almeno dell’ 85-90% di poter guarire. Tutto bene! Delle persone di sesso maschile mi hanno chiesto: ma se mi fossi sentito io - che sono solo cittadino - un nodulo ad un testicolo, quanto tempo avrei dovuto aspettare prima di avere la diagnosi e l’intervento chirurgico ? E quanto avrei speso ? Se tutto funzionasse come dovrebbe, e così accade il più delle volte nel nostro Nordest, possiamo dire 10 giorni per una visita urologica urgente (anche pagando solo il ticket) accompagnata da ecografia e quindi – di fronte al sospetto di malattia tumorale - messo in lista operatoria con intervento programmato ed eseguito - al massimo – entro 30-40 giorni. Infatti, le disposizioni regionali stabiliscono che gli interventi chirurgici per neoplasie debbano essere eseguiti con priorità e comunque entro 1 mese – 1 mese e mezzo al massimo. Ovviamente tutto con il servizio sanitario presso ospedali o case di cura accreditate, pagando quindi solo i ticket e neanche quelli per coloro che ne sono esenti. Fare tutto in meno di 2 mesi cambia la prognosi ? Ossia le probabilità di guarigione rimarrebbero alte come quelle che ha quel ciclista o sarebbero ridotte ? La risposta è che la prognosi, probabilità di guarigione, per le neoplasie solide (non per quelle “liquide” che sono quelle del sangue come la leucemia) non peggiora, qualora vengano operate prima che la massa raddoppi il suo volume. La maggior parte delle neoplasie solide di evidenza clinica, abbisognano di almeno 2-3 mesi di tempo per raddoppiare e quindi questo è il tempo nel quale si può intervenire prima che si riducano le probabilità di guarigione. Quel ciclista ha avuto un trattamento di riguardo, e siamo contenti per lui. Ma anche se fosse capitato di sentire quel tumore al testicolo a chiunque di noi e ci fossimo rivolti subito al nostro medico anche noi avremmo avuto le stesse possibilità di guarigione, e senza dover sborsare migliaia di Euro. Mi pare quindi una buona informazione. A questa ne aggiungo un’altra: andare in bicicletta fa bene e, di sicuro, NON fa venire il cancro ai testicoli !! Il cancro dei testicoli non è assolutamente una “malattia professionale” .